È da poco trascorso quel momento particolare che è caratterizzato dalla fioritura del mandorlo: ho sempre avuto un debole per questo fenomeno della natura, uno dei più comuni tra i tanti simboli della Primavera. Pianta fausta per eccellenza, la ritroviamo anche nelle Sacre Scritture: dagli Ebrei viene infatti considerata promessa di vita. In uno dei periodi più felici dell'anno in cui il tepore delle giornate ci avvolge, la luce risplende forte sui colori vivi dei prati fioriti, e su tutti il bianco del mandorlo: ogni progetto diviene realizzabile e i sogni non sembrano poi così lontani.
È il tempo dell'equinozio, in cui il Sole lascia i Pesci per entrare nell'Ariete, è la Primavera, stagione di giorni luminosi, d'incanto e di attese. Il mandorlo dunque assurge a simbolo positivo, ed ancora di più lo è il suo frutto che allude all'interiorità nascosta dall'esteriorità: rompere il guscio della mandorla significa allegoricamente giungere al termine del cammino che conduce a scoprire il tesoro invisibile che è in noi. Alla prossima fioritura!
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